La "Filosofia del denaro" (1900) è stata spesso considerata l'opera migliore di Simmel: essa pone il denaro come simbolo dell'epoca moderna , epoca caratterizzata dall'impersonalità dei rapporti umani, sempre più freddi e distaccati, per analizzare poi, nell'ultima parte dell'opera, le conseguenze negative derivanti dalla sempre maggiore diffusione di questa organizzazione monetaria della società, e riconosce nella più grave, la riduzione dei valori qualitativi a valori quantitativi (tutte tematiche già in qualche misura toccate da Marx stesso), dato che la vita diventa un continuo calcolo matematico, che porta alla prevaricazione da parte dell'attività intellettuale delle attività spirituali, in particolar modo di quelle affettive ed emotive। L'ambiente perfetto per questa società è la grande città : gli effetti che suscita nell'individuo vengono studiati ne "La metropoli e la vita mentale" L'uomo diventa un piccolo ingranaggio rispetto all'enormità di tutto il sistema, ed è costretto ad aumentare la sua attività nervosa per adattarsi ai veloci cambiamenti tra sensazioni esterne ed interne। Il tema principale della "Filosofia del denaro", è però il predominio dello spirito oggettivo su quello soggettivo , che porta sino all'alienazione totale dell'individuo: causa principale di questa situazione è la divisione del lavoro dopo l'invenzione delle macchine; l'uomo diventa parte di un processo di produzione, non si riconosce più come autore del lavoro.
Titolo: Filosofia del denaro
Autore: Simmel Georg
Editore: UTET
Data di Pubblicazione: 2003
Collana: Classici della sociologia
ISBN: 8802037906
ISBN-13: 9788802037905
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